Rockol30

Olly: “Cantavo davanti a 20 persone, ora il mio primo vero tour”

Zero ledwall, tanta energia per il cantautore genovese: “Al centro di tutto le canzoni”.
Olly: “Cantavo davanti a 20 persone, ora il mio primo vero tour”
Credits: Mattia Guolo

Olly è un artista fisico, corporale, empatico. Non solo per i balletti e l’aspetto ludico che trasmette sui social, ma anche, e soprattutto, per la forza propulsiva che emana attraverso le canzoni. Viene dal mare di Genova e si fa mare: a volte calmo e profondo, altre burrascoso ed elettrico. È nel pieno del tour, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, in cui sta presentando il progetto “Il mondo gira”. Mercoledì 5 e sabato 6 aprile arriva a Milano con una doppia data sold out ai Magazzini Generali, per poi sbarcare a Roma e a giugno intraprendere il tour estivo che lo porterà anche nella sua città della Lanterna il 21 luglio.

Il live vuole restituire le vibrazioni che ci sono nel disco, quindi quelle acustiche e anche elettroniche – dice il giovane cantautore classe 2001 – ma questo non vuol dire che le canzoni saranno uguali a come si ascoltano su Spotify. Abbiamo lavorato sugli arrangiamenti e io voglio trasmettere una forte energia. Ci saranno anche delle tracce più vecchie, modernizzate con un vestito che possa stare bene dentro la scaletta. Fra queste ci sono ‘Paranoie’ e ‘Quando piove’, che mi ricordano parti di me e del mio percorso fondamentali”. L’energia di cui parla Olly è un vulcano che piano piano erutta.

Ispirato da Vasco

“Ho sempre pensato che già prima dell’arrivo di un artista sul palco è importante creare la giusta atmosfera – continua – prima di salire metteremo dei brani di accompagnamento, di unione, da cantare. Un avvicinamento al live studiato ad hoc. Poi con me ci saranno Pierfrancesco Pasini e Jvli”. Poche diavolerie e un mare di canzoni. Olly non vuole salire correndo, ma passo dopo passo, godendosi il panorama. “Per scelta in questo tour non ho voluto mettere ledwall – svela – voglio che spicchino le canzoni, non le immagini. Ci sono tante luci e un allestimento particolare, ma vorrei che chi viene a un mio live fosse concentrato sui brani e su chi ha intorno. Quando andai a vedere Vasco rimasi folgorato. Passai tutto il tempo ad ascoltare i pezzi e, fra un brano e l’altro, a parlare e a fare amicizia con chi mi avevo vicino. Sogno questo. Sogno le persone che cantano insieme, che ‘vivono un live’, non che lo ‘guardano’ e basta. Ho 21 anni, spero di avere il tempo di creare grandi allestimenti, ora conta altro”.

Olly è reduce dall’esperienza del Festival di Sanremo: ha calcato il palco dell’Ariston con “Polvere” e nella serata duetti ha cantato con Lorella Cuccarini proponendo un remix de “La notte vola”. “È nato tutto in pochissimi giorni. Già al primo ascolto, la sua versione del pezzo mi ha colpito ed entusiasmato. Essere al suo fianco a Sanremo, nella serata delle cover, è stata un’esperienza pazzesca”, dice Lorella a Rockol.

La prima volta sul palco

Un brano scatenato, tutto da ballare, che rappresenta l’anima dance di Olly, affiancata a quella più introspettiva e romantica. “Mi ricordo il primo live, lo feci a Genova, in un localino chiamato Lucrezia nel 2015 davanti a 20 persone – ricorda Olly – urlavamo, facevamo casino. Non so neppure se si possa definire un concerto (ride, ndr). Quello che per me è importante oggi è mettere a fuoco il momento che sto vivendo: sto facendo il primo tour, sta generando del lavoro, aspetto che non sempre si sottolinea, ovvero che la musica sia un lavoro, e ho diverse professionalità che mi stanno aiutando. Sanremo è stata una grande vetrina, ma quello che conta davvero è il palco fuori dalle dinamiche tv, quello che permette di far dire al pubblico se un artista spacca o meno. Salmo, in un’intervista che ho ascoltato recentemente, dice proprio questo: mettere il palco sopra ogni cosa permette di rimanere con più solidità nel tempo”.

Ma è un’aspirazione delle nuove generazioni di artisti? “Si tratta di un discorso complesso – conclude Olly – è vero che molti ‘nuovi artisti’ magari non eccellono sul palco, ma altri sì. E non dimentichiamo che ci sono stati due anni di pandemia a bloccare tutto. Io voglio spaccare sul palco, voglio assumermi tutti i rischi cercando di lasciare qualche cosa in più, un valore aggiunto”. 

 

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.